Non sei un cestino della spazzatura
Ti è mai successo di sentirti un cestino della spazzatura in cui qualcuno non fa altro che gettare rifiuti?
Se mi segui da un po’, forse ti sarai accorto che uno dei miei pallini è l’ascolto, a cui ho dedicato una decina di video: sono profondamente convinto che ascoltare sia un’arte che si affina con il tempo e che un ascolto attento, senza distrazioni, accogliente e non giudicante sia un grandissimo atto di amore che può far fiorire la persona che abbiamo davanti, e anche se occasionale, può essere un bicchiere d’acqua fresca nel cammino della vita.
Ma un conto è voler ascoltare ed essere sempre pronti a farlo, un conto è essere un cestino della spazzatura: con il mio cestino non ho nessun rapporto, semplicemente è un oggetto molto utile di cui mi servo ogni volta che ne ho bisogno.
Quand’è che ci sentiamo cestini della spazzatura?
- quando in un rapporto di amicizia, ogni volta che la incontriamo, quella persona ci riversa addosso tutti i suoi problemi, in modo quasi automatico, lamentandosi sempre di qualcosa che non va;
- quando l’altro non ci chiede mai come stiamo, o anche se lo fa, ci ascolta per un attimo, per poi ripartire imperterrito con il racconto delle sue difficoltà;
- quando ogni volta che chiedi a quella persona “come va?”, ti risponde “male”, e ti fa un elenco di tutti i suoi problemi, descrivendoli nel dettaglio;
- quando per 25 volte ti ha detto che ha male al ginocchio, e tu dalla quindicesima volta in avanti hai provato ogni tanto a chiedergli se ha pensato di farsi vedere da un dottore, e lui ha continuato imperterrito a lamentarsi senza far nulla, e a te è venuto il sospetto o che non gli fa così male, o che tanto dal dottore non c’andrà mai, o che il vero male da cui è affetto è la lamentite cronica;
- quando ogni volta che stai con quella persona e lo ascolti ti senti stanco, svuotato, impoverito emotivamente, come se fosse un vampiro che ha risucchiato da te energia vitale.
Se ti sei sentito così, ecco tre piccole indicazioni che potrebbero aiutarti a ritrovare serenità:
Innanzitutto, ripeti a te stesso che non sei un cestino della spazzatura; e che ascoltare sempre e comunque chi ti tratta da secchio dell’immondizia non è detto che possa aiutarlo, anzi, magari lo rinsalda nella sua attitudine al lamento.
Secondo: se hai sufficiente confidenza ed apertura, potresti cercare un modo per dirglielo, anche se mi rendo conto che è non è facile farlo senza urtare la sua sensibilità.
Infine, puoi decidere di incontrarlo di meno e soprattutto di non mostrarti sempre disponibile a ricevere i suoi rifiuti, perché non dobbiamo dimenticare che a volte le persone ci trattano nel modo in cui noi permettiamo loro di trattarci.
E come ultima cosa, credo che sia onesto farsi anche questa domanda: Per caso anch’io ho l’abitudine di trattare qualcuno da cestino della spazzatura?
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