Scopri le Multe Positive che migliorano il mondo… e i tuoi figli! – ft. Ward Clapham
Ward Clapham è entrato nella polizia nel 1980, nel distretto di Richmond, in Canada. Come tutti i poliziotti, Ward aveva un sogno: dare la caccia ai criminali e catturare i cattivi, magari dando qualche calcio alle porte come si vede nei film.
Un giorno fu mandato a visitare una scuola, e chiese ai bambini cosa ne pensassero degli sbirri. La loro risposta lo sorprese:
«I poliziotti sono cacciatori. Ti nascondi tra i cespugli e salti fuori. Dai la caccia alle persone. Dai la caccia ai bambini. Porti le nostre mamme e i nostri papà in prigione.»
Ward si rese conto che i bambini non si fidavano dei poliziotti. Iniziò quindi a chiedersi: pur continuando a dare la caccia ai criminali, non sarà possibile anche lavorare da un altro punto di vista?
Ad esempio, uno dei compiti della polizia è punire i comportamenti scorretti, anche attraverso multe. Spesso il ragionamento è questo: per lottare dare più intensità alla lotta alla criminalità, occorrono leggi più severe, pene più pesanti e tolleranza zero.
Anche il Distretto di Richmond seguiva questo metodo per contenere la criminalità, ma con risultati non entusiasmanti: coloro che venivano puniti, nel 65% dei casi ricadevano in comportamenti sanzionabili e la delinquenza giovanile era in crescita.
L’idea alla base delle Multe Positive
Ward si chiese: invece di focalizzarci solo sulla cattura dei cattivi dopo che hanno commesso il reato, la polizia non potrebbe dedicare tempo e risorse alla prevenzione?
Ecco quindi la sua geniale idea: per iniziare a costruire un rapporto di fiducia con i ragazzi, inventò le Multe Positive.
Invece di impegnarsi a cogliere sul fatto i ragazzi intenti a delinquere, i poliziotti avrebbero dovuto iniziare a cogliere sul fatto bambini e ragazzi che stavano facendo qualcosa di buono, per dargli un premio.
I poliziotti iniziarono così a dare multe positive a chi:
- gettava i rifiuti nel cestino invece che per terra
- indossava il casco mentre andava in bicicletta
- usava le strisce pedonali
- arrivava a scuola in orario
- parlava rispettosamente
Tutto questo fu possibile anche grazie alla collaborazione con organizzazioni e aziende locali, che offrirono coupon per cibo gratuito, biglietti per il cinema o l’ingresso a qualcosa di divertente.
40.000 Multe Positive all’anno possono fare la differenza
Il distretto di polizia arrivò a distribuire 40.000 multe positive in un anno (tre volte tanto le multe negative); dopo 10 anni il tasso di chi era recidivo nel delinquere passo dal 60 all’8%.
Le ricerche dimostrano che fare progressi, e che questi progressi vengano riconosciuti, è la più efficace forma di gratificazione.
Un giorno un agente fermò un adolescente che aveva salvato una bambina che stava per essere investita. Gli fece una multa positiva e gli disse:
Oggi hai fatto una cosa bellissima. Tu puoi fare la differenza
Il ragazzo andò a casa e appese la multa positiva in camera. Dopo qualche settimana la madre gli chiese se avesse intenzione di riscuoterla, ma il ragazzo le disse di no: un adulto gli aveva detto che poteva essere qualcuno, e questo valeva molto di più di una pizza o una partita a bowling gratis.
Moltiplicate questo per 40.000 volte all’anno, e capirete perché il sistema delle multe positive fece davvero la differenza.
Il Sistema dei Gettoni nell’educazione dei figli
Sono venuto a conoscenza di questa esperienza leggendo un libro di Greg McKeown, Dritti al sodo, il quale insieme alla moglie ha provato ad applicare questo principio all’educazione dei loro bambini.
Dopo aver provato senza successo a limitare il tempo passato dai loro figli davanti a tablet e TV, hanno introdotto il Sistema dei Gettoni.
All’inizio della settimana i bambini ricevevano 10 gettoni, che dopo 7 giorni potevano scambiare con 30 minuti di TV o tablet o con 50 centesimi, per un totale di 5 ore o 5 dollari alla settimana. Inoltre, ogni 30 minuti di lettura, avrebbero ricevuto un gettone in più.
Greg racconta che da un giorno all’altro il tempo passato davanti a uno schermo si ridusse del 90%.
Insomma, le multe positive mi hanno fatto ricordare ciò che già don Bosco aveva capito inventando il famosissimo Metodo Preventivo: invece di preoccuparsi di reprimere, un buon educatore deve impegnare il suo tempo a seguire amorevolmente i suoi ragazzi, cercando di creare condizioni per cui sia più difficile fare il male e più agevole fare il bene.
Che ne pensate delle multe positive o del sistema dei gettoni? Avete provato metodi analoghi con i vostri ragazzi? Fatemelo sapere nei commenti 😉
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